Vertice G8: il comunicato della sessione sull'economia globale
I leader del G8 hanno tenuto oggi una discussione sull'economia globale. Leggi le conclusioni.
In seguito alla loro discussione sull’economia globale di questo pomeriggio, i leader del G8 riuniti a Lough Erne in Irlanda del Nord hanno concluso quanto segue.
Promuovere crescita e occupazione è la nostra priorità assoluta. Abbiamo stabilito di alimentare la ripresa globale con il sostegno alla domanda, la messa in sicurezza dei conti pubblici e lo sfruttamento di tutte le fonti di crescita. La lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile e di lunga durata, rimane al centro delle nostre agende a livello nazionale e collettivo.
Le prospettive economiche globali rimangono deboli, sebbene i rischi al ribasso si siano ridotti, anche grazie agli interventi portati avanti negli Stati Uniti, nell’eurozona e in Giappone, e alla capacità di tenuta delle principali economie in via di sviluppo ed emergenti. Molti mercati finanziari ne hanno beneficiato, registrando importanti profitti, ma questo ottimismo non si è ancora tradotto in miglioramenti sul versante dell’attività economica e dell’occupazione nelle economie più avanzate. Al contrario, le prospettive di crescita in alcune regioni sono peggiorate rispetto al vertice di Camp David. A livello nazionale sono state adottate misure volte a prevenire l’impatto dei peggiori ‘rischi di coda’ che l’economia mondiale aveva di fronte nel 2012, ma permangono anche nel 2013 diverse vulnerabilità. È essenziale perciò che i singoli Paesi proseguano sulla strada delle riforme necessarie a ripristinare crescita e occupazione sostenibili.
Nonostante i rischi al ribasso si siano mitigati nel corso dell’ultimo anno, l’eurozona è tuttora in recessione. È assolutamente necessario rafforzare ulteriormente l’architettura dell’Unione economica e monetaria europea, anche sviluppando quanto concordato in relazione all’unione bancaria. Questo contribuirà a ridurre ulteriormente la frammentazione finanziaria, e continuerà a consolidare i bilanci delle banche. La sostenibilità dei conti pubblici e il ripristino della stabilità finanziaria devono andare di pari passo con efficaci strategie di crescita, che comprendano riforme strutturali anch’esse orientate alla crescita. Negli Stati Uniti, la ripresa economica continua e il deficit si sta rapidamente riducendo, ma permane l’esigenza di ulteriori passi avanti verso una sostenibilità dei conti pubblici equilibrata nel medio periodo e di investimenti mirati per stimolare la crescita. Quanto al Giappone, la crescita sarà sostenuta dagli interventi di stimolo fiscale a breve termine, dall’audace politica monetaria e dalla strategia di promozione degli investimenti privati, che è stata annunciata recentemente. Tuttavia, il Giappone non potrà non definire anche un piano sostenibile di misure finanziarie per il medio periodo. Alcune delle nostre banche centrali hanno continuato ad adottare una politica monetaria altamente accomodante per sostenere le rispettive economie, utilizzando anche metodi non convenzionali come il quantitative easing. La Russia vive un momento di bassa disoccupazione e conti pubblici in buono stato, ma potrebbe risentire di una crescita globale più moderata e della volatilità dei prezzi delle materie prime.
Alla luce di questo scenario, ci impegniamo ad adottare ulteriori misure volte a ripristinare la fiducia, favorire gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, sostenere la ripresa e ridurre gli squilibri a livello globale. Nel nostro incontro odierno abbiamo concordato quanto segue.
- è necessario agire con decisione per alimentare una ripresa sostenibile e ripristinare la capacità di tenuta dell’economia globale. Le economie avanzate devono raggiungere un equilibrio tra interventi a sostegno della domanda interna e riforme volte ad contrastare le lacune strutturali che pesano sulla crescita, attuando al contempo manovre finanziarie credibili. Riaffermiamo la nostra determinazione a lavorare insieme per ridurre in modo permanente gli squilibri globali – un obiettivo che Paesi in surplus e in deficit devono porsi congiuntamente
- la politica monetaria dovrà continuare a sostenere la ripresa e puntare alla stabilizzazione dei prezzi sul mercato interno, in base al mandato delle rispettive banche centrali
- la sostenibilità dei conti pubblici sul medio periodo rimane una priorità. La politica fiscale dovrà prevedere una flessibilità nel breve termine, che permetta di assecondare le condizioni economiche, concentrandosi anche sul disavanzo strutturale laddove ciò si renda necessario. Il risanamento dei bilanci dovrà avvenire con tempistiche differenti a seconda dello stato di salute delle rispettive economie
- le riforme strutturali avranno un ruolo chiave per la crescita sostenibile e il tenore di vita nel lungo periodo; serviranno a dare impulso alla competitività, a creare canali di credito efficienti per gli investimenti, inclusi quelli di piccole e medie imprese (PMI), e a migliorare la fiducia. Occorrono misure specifiche e urgenti per creare posti di lavoro di qualità, in particolare per i giovani e per i disoccupati di lungo periodo. Lavoreremo per portare a compimento, nelle nostre rispettive economie, le riforme necessarie a consolidare i sistemi finanziari, a dare vita a un mercato del lavoro sano, a irrobustire crescita e occupazione, e a dare impulso al commercio a livello mondiale