Un taglio alla burocrazia UE: le proposte delle imprese
Le imprese britanniche lanciano 30 proposte per rimuovere gli ostacoli alla crescita e risparmiare miliardi riducendo gli oneri normativi imposti dall'Unione europea.
Il Primo Ministro David Cameron ha accolto con favore il piano, presentato oggi dalle imprese al governo, per ridurre in modo drastico gli oneri normativi nell’UE e per sfruttare a fondo il potenziale del mercato unico dell’Unione. Il piano, che mira a favorire il successo delle imprese europee nella competizione globale, si compone di 30 raccomandazioni elaborate da una task force nominata dal Primo Ministro, che comprende sei tra le figure di maggior peso del mondo dell’impresa britannica. La task force ha raccolto oltre 100 testimonianze dal mondo dell’impresa in tutta Europa e oltre 250 idee di riforma per l’UE.
Leggi il rapporto - Un taglio alla burocrazia UE: rapporto della task force delle imprese
Il rapporto della task force, intitolato ‘Un taglio alla burocrazia UE’, identifica una serie di interventi che l’Unione europea potrebbe attuare per dare impulso all’impresa e alla crescita, eliminando regole onerose e di difficile comprensione, ed evitando l’introduzione di simili normative in futuro. In occasione della presentazione del rapporto, il Primo Ministro David Cameron ha dichiarato:
Per le imprese è fondamentale poter trarre pieno beneficio dal mercato unico dell’UE. Troppo spesso, tuttavia, le regole europee rappresentano un handicap, un ostacolo agli sforzi delle imprese verso il successo nella competizione globale. Gli imprenditori, e in modo particolare chi è alla guida di una piccola impresa, sono costretti a impiegare troppo tempo per occuparsi del rispetto di normative inutili, onerose e costose e, di conseguenza, hanno meno tempo per sviluppare nuovi prodotti, ottenere appalti o assumere giovani. È qualcosa che voglio assolutamente cambiare, per fare in modo che l’UE sia al servizio dell’impresa, e non contro di essa.
È proprio per questo motivo che ho dato vita a questa task force, per dare alle imprese stesse la possibilità di segnalarci ciò di cui hanno davvero bisogno. Il rapporto della task force contiene molte proposte di intervento semplici e concrete per dare un taglio alla burocrazia e far risparmiare decine di miliardi di euro alle imprese di tutta Europa.
Ora dobbiamo convincere i nostri partner in Europa e la Commissione europea a dare ascolto alle imprese e ad agire in modo rapido per riformare il sistema normativo dell’Unione. In occasione del Consiglio europeo, chiederò un impegno chiaro per l’eliminazione di tutti gli ostacoli inutili imposti dalla burocrazia, e per la crescita del settore privato, che contribuiscano a una ripresa economica diffusa.
La task force si è soffermata sulle barriere alla crescita delle imprese, concentrandosi in particolare su cinque fasi: avviare un’attività, esportare, espandersi, sviluppare nuovi prodotti, migliorare la propria competitività.
Le proposte per il taglio della burocrazia UE
Riportiamo di seguito alcune delle proposte della task force per il taglio della burocrazia nell’UE:
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abrogare, per le imprese appartenenti ai settori a basso rischio, la norma in base alla quale è necessario redigere in forma scritta una valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza: un’attività che sottrae alle imprese tempo e denaro. L’abrogazione riguarderebbe almeno 220mila piccole imprese nel solo Regno Unito e comporterebbe un risparmio di 2,7 miliardi di euro per le imprese nell’intera UE
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riformare le normative in materia di lavoro, qualora esse impediscano alle imprese di creare occupazione, e rinunciare a introdurre nuove e complesse regole sulla consultazione dei dipendenti e sulle forme di subappalto
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esentare le microimprese da tutte le nuove proposte di legge in materia di lavoro, laddove ciò sia possibile
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rinunciare a imporre alle piccole imprese, come quelle di giardinaggio o falegnameria composte da un solo dipendente, il pagamento di una tassa d’iscrizione per la raccolta e il trasporto di rifiuti, trattandosi spesso di quantità modeste e di materiali non pericolosi. L’abrogazione riguarderebbe 460mila piccole imprese britanniche e molte altre in tutta Europa
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intervenire immediatamente per semplificare le normative costose e complesse sulle sostanze chimiche, che mettono a rischio la competitività di centinaia di piccole imprese
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dare impulso al commercio online, semplificando tra l’altro le normative sull’etichettatura e migliorando gli standard per le consegne internazionali.
Le proposte di intervento nell’UE a sostegno della crescita comprendono:
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raggiungere in tempi brevi un accordo per velocizzare le procedure di approvazione per l’industria farmaceutica mediante la nuova normativa sui test clinici;
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dare priorità agli interventi volti a fissare un tetto alle commissioni sui pagamenti con carta di credito, online e da cellulare, per ridurre i costi per commercianti e PMI e, di conseguenza, per i consumatori. Definire, inoltre, un quadro normativo chiaro e completo per i pagamenti con carta di credito, online e da cellulare.
Il rapporto della task force propone anche una nuova serie di criteri per lo screening rigoroso di tutte le nuove normative introdotte dall’UE, al fine di valutare se esse contribuiscano o meno alla crescita economica. In tale ottica, l’approvazione di nuove normative sarebbe vincolata al contemporaneo taglio dei costi per le imprese per un valore almeno equivalente, come sperimentato dal governo britannico con le regole One-in, One-out e One-in, Two-out.
Il lavoro della task force sarà la base su cui il governo britannico lavorerà per una riforma dell’UE nella direzione di una maggiore competitività, e contribuirà all’elaborazione, in tempi più lunghi, di riflessioni su come le normative UE incidano sulla crescita nel Regno Unito.